Be Innovation 2020 è stato un evento emozionante, forse più delle altre edizioni, tra la felicità di poter fare un evento dopo tanto tempo e la preoccupazione che tutto andasse bene
Be Innovationsi è inserito in quella che mi piace chiamare finestra temporale magica, quasi a volerci permettere di condividere i contenuti, le emozioni, il nostro modo di fare innovazione.
Vogliamo ripercorrere Be Innovationgrazie al contributo ed alle parole di @Gaia Magni, presentatrice di giornata, che in chiusura ha riassunto il percorso della giornata dal suo punto di vista
La prima riflessione è stata per l’EmoKUBO, il gioco sulle emozioni che abbiamo adottato:
Quante volte ci capita di chiederci come stiamo, quante volte ci fermiamo e ci chiediamo: ma io in questo momento come sto, cosa sento, di cosa ho bisogno e allora l’EmoKUBO diventa l’occasione per suggerire una connessione con i nostri sentimenti, con le nostre emozioni
Parlando di emozioni abbiamo parlato di cuore, con Smijliana e con Andrjana, come facciamo a comunicare come sto, se non lo so, come faccio a trasformare le mie emozioni con parole che siano costruttive e non violente se io non mi conosco, e non mi prendo il tempo che mi serve
La differenza tra avere e essere è tornata tantissime volte durante la giornata, così come la fantasia, le emozioni, la consapevolezza delle emozioni, per aver delle parole verso gli altri che aprono invece di chiudere.
Poi abbiamo incontrato Maurizia, anche lei ci ha raccontato il suo sogno, di quando era una ragazzina che tirava la palla in cortile contro il muro fino a quando è diventata capitana di una squadra e oggi di una famiglia e ha parlato di lei come una capitana che ascolta e protegge
Ci ha parlato di amore, di amore per la sua squadra, per lo sport, ci ha parlato di parole, di trovare quelle parole necessarie per comunicare con le persone; ci ha raccontato di quando ha cercato delle parole, due, in particolare, in giapponese, per poter aprire delle finestre con una sua compagna di squadra
E un’altra cosa importante che ci ha detto è che le coppe si vincono on allenamento
Ivan ci parla ancora di amore, e lo collega all’innovazione
Il fare, scegliere di fare, avere la consapevolezza dell’impatto delle nostre azioni, quindi prima scelgo di fare ed immagino quale sarà l’impatto delle mie azioni
To be or not to be innovation, mi sono scritta
Immaginazione per poter condividere con gli altri, prima immagino, vedo, ed allora torniamo alle emozioni, al come sto, e solo dopo che lo so lo posso comunicare agli altri
E poi è arrivata Lucia, che ci ha fatto divertire, con un divertimento che ha lasciato delle riflessioni importanti, quanto giochiamo noi?
Quando abbiamo smesso di giocare e perché? Chi ce l’ha detto? E pechè gli abbiamo creduto?
Gioco è l’opposto di depressione, l’invito è quello di giocare, il più possibile
Lucia ha aggiunto un tassello in più a quello detto da Maurizia: l’obiettivo è importante, sì, ma la cosa importante è il percorso;
come ci arriviamo all’obiettivo, perchè non inserire il gioco nel percorso?
E poi la domanda importante, forte, complessa, cosa ci rende vivi?
E forse la risposta non si può trovare subito forse bisogna cercare un pò, forse quello che ci rende vivi cambia nel tempo…non lo so, ci devo pensare
Ci penserò in un futuro, da domani, quando vado a casa ma il futuro non esiste, abbiamo visto con Roberto che non si può prevedere, perché non esiste.
Si può però anticipare il futuro come qualcosa che non sia già scritto, si può modificare, occupando lo spazio, finestra con delle visioni e delle aspirazioni alternative
Perchè non costruire una società diversa?
Vegana o vegetale, di come il termine vegano chiude muri e vegetale apre finestre, non ci avevo pensato.
Descrizione dei piatti, con degli aggettivi, che sono gli stessi ingredienti delle varie cosa che facciamo nella nostra vita, Gustoso, Colorato, Equilibrato, Etico, Sostenibile
Mi sono segnata, una frase, “l’attenzione che desidero per me è quella che metto nel fare le cose per gli altri”
E poi è arrivato Afran, avevo scritto delle parole, dei collegamenti ma poi mi son detta, cosa dico, cosa c’è da scrivere, Afran parla con le emozioni, con quello che arriva, con quello che pratica, con la sua arte, con il modo di interpretarla, con lui stesso!
E poi arriva Ignazio anche lui parla di avere e di essere, per essere stare nel presente;
Godere di ciò che è prima ancora di ciò che sarà
Con queste parole, con questi disegni abbiamo voluto ripercorrere Be Innovation, abbiamo voluto richiamare a noi le emozioni di questa giornata e gli spunti, le idee, le riflessioni che si porta dietro, con l’idea e la volontà di contribuire a migliorare il mondo i cui viviamo e di essere i primi esempi del mondo che vorremmo abitare.
Ivan Foina – Ideatore e InnovArtiere per Bollino Etico Sociale
con il contributo di Gaia Magni, attrice e formatrice, presentatrice di Be Innovation 2020