Cinque anni fa, quando abbiamo fatto per la prima volta Be Innovation (mi sembra passato un secolo se penso a quella prima edizione e riguardo l’evento di due settimane e fa) abbiamo dato come pay off, come sottotitolo pensieri e idee per divenire, perché abbiamo sempre avuto come obiettivo che la giornata fosse ispirazionale, formativa, che le parole che scorrono durante la giornata si possano fermare in qualche cuore per fare del mondo un posto migliore un pochino di più ogni giorno.

Parto dalla fine, con Sara Simeoni, la persona che il 4 agosto 1978 con un salto ha cambiato, per sempre, la storia dello sport femminile, forse senza rendersene conto, per lei era un salto sopra ai 2 metri ed il record mondiale – la storia però ci ha insegnato che quel salto ha cambiato lo storia stessa, e ci ha fatto vedere come, nel nostro fare quotidiano possiamo davvero cambiare il mondo, con i piccoli gesti.

Mauro Mottinelli ci ha raccontato di come ognuno di noi almeno una volta nella sua vita abbia pensato di non farcela, in qualcosa, e di come invece abbiamo, dentro di noi le capacità e la forza di fare qualsiasi cosa.

Li possiamo chiamare talenti, come ci dice Andrea Colombo, oppure in un altro modo resta il fatto che ognuno di noi è un essere unico, che ha la possibilità di contribuire al benessere del mondo, pensando e facendo azioni ad impatto positivo, come ad esempio praticare la gentilezza come ci dice Elisa Pietta.

Ognuno di noi, lo dico spesso, può decidere di guardare e viver passivamente quello che la vita di mette davanti oppure far si che tutto sia un’opportunità e cogliere l’occasione per lasciare un’impronta positiva in questo mondo, come ci hanno detto Mirko Cazzato che debulizza le classi delle scuole e Danilo Ragona che recupera le carrozzelle nell’ottica dell’economia circolare e le rende maggiormente ergonomiche e funzionali.

Abbiamo anche condiviso che le cose si possono fare da soli o in squadra, perché la forza di una squadra è moltiplicata, come ci ha raccontato Erika Morri, ma anche nel singolo, nella forza della bellezza come la bellezza sta nella musica, strumento di integrazione e di aggregazione di persone, di idee, di emozioni, come quelle che ha fatto provare Roberta Di Mario suonando. 

Perché alla fine, che ci piaccia oppure no, il centro di tutto sono sempre le persone, che sono in relazione con altre persone, a tavola, come ci dice Claudio Messina oppure da qualsiasi altra parte le persone fanno sempre la differenza, sta a noi, abitanti del mondo scegliere se farla in modo positivo facendo gesti ed azioni che possano portare beneficio oppure in modo negativo, sfruttando e distruggendo e, per quanto possa sembrare strano, la risposta e la scelta sta dentro ad ognuno di noi ed uno degli obiettivi del nostro fare quotidiano è che le persone siano consapevoli del poter fare, azioni, gesti, anche piccoli che possano, in qualche modo essere utili alle persone, al pianeta.

Come dicevo poche righe fa abbiamo la possibilità di scegliere di impattare in modo positivo oppure in modo negativo, vedi tu da quale parte stare e che scelta fare.

Ivan Foina – Ideatore e Innovartiere per Bollino Etico Sociale