Diventare flessibili, abbracciare il cambiamento è una cosa che dobbiamo imparare a fare, è una qualità che abbiamo la necessità di sviluppare;

Oggi in tempo di emergenza sanitaria Corona-virus sicuramente ma lo dico in generale, perché la società viaggia molto velocemente ed i cambiamenti sono all’ordine del giorno.

Sebastiano Zanolli in un suo libro scrive che “il cambiamento non è una dote che potete scegliere se esercitare o meno, lui c’è e basta. Potete però scegliere se domarlo o farvi trascinare.” (1)

Il cambiamento fa parte della vita, rappresentano due elementi dello stesso contesto (basta guadare il nostro corpo come cambia con l’avanzare degli anni, le amicizie, le relazioni, ecc.), la vita che viviamo è lei stessa un susseguirsi di evoluzioni e cambiamenti, anche indipendenti da noi (quanto volte ad esempio ci arrivano le comunicazioni delle modifiche unilaterali delle condizioni bancarie….).

E cosa fare quindi?

La prima cosa è saperlo, essere consapevoli che le cose cambiano, evolvono, si trasformano, comunque, che lo vogliamo o no.

Il cambiamento è movimento allo stato puro, non è possibile che si fermi, non è possibile che non esista, fa parte come ho detto prima della vita di ognuno di noi, cambiamo noi, le persone intorno a noi, le strutture, l’ambiente, le tecnologie, le organizzazioni, il lavoro, insomma praticamente tutto.

La dimensione di cui voglio parlare in questo articolo riguarda PERSONE, ORGANIZZAZIONI e LAVORO

Le persone cambiano, l’abbiamo detto, il lavoro cambia (pensiamo a quante nuove professioni sono nate negli ultimi 5 anni ed a quanto non ci sono più, pensiamo alle forme di lavoro in smart working, pensiamo a come la tecnologia (ad esempio) abbia cambiato il lavoro.

C’è un altro importante e quanto mai necessario cambiamento da portare, da abbracciare, da amare: la CULTURA IMPENDITORIALE

I modelli meccanicistici aziendali sono finiti ormai da tempo, questo è un trend che stiamo vivendo e sarà sempre di più così, le imprese e le organizzazioni devono rimettere la persona al centro delle strategie, la persona è il centro di tutto.

Le imprese e le organizzazioni devono trovare nuove idee ed azioni su cui fare la differenza per mostrare il valore umano.

Le imprese e le organizzazioni in genere hanno oggi l’opportunità e il dovere di ripensare i propri modelli di business e di gestione per impostare o rafforzare una GESTIONE ECOLOGICA.

Con gestione ecologica intendo una gestione che sia in equilibrio nelle componenti strategie, profitto, persone, ambiente, scopo.

Le organizzazioni, forzatamente ferme in questo periodo di emergenza sanitaria, hanno l’occasione di rivedere il loro modo di fare, di operare, di relazionarsi con persone e clienti e vedere cosa possono fare di diverso e perché no, di meglio.

Oggi il momento di abbracciare il cambiamento.

Questa situazione che stiamo vivendo è davvero tragica, surreale, drammatica – lo so, credo che ognuno di noi conosca almeno una persona colpita direttamente, sono consapevole della situazione che stanno vivendo gli operatori sanitari – e credo anche che nella tragedia ci sia qualcosa che possiamo fare per uscirne con una maggiore consapevolezza, rafforzati nell’animo e nelle azioni ecologiche (nel significato descritto prima).       

Mi vengono in mente alcuni spunti di riflessione ed azioni che si possono fare, che si possono portare nelle aziende e nelle loro strategie:

  • Identificare e perseguire uno scopo, qualcosa che vada oltre al profitto e che abbia impatto positivo 
  • Fare azioni che migliorino il benessere delle persone, durante il lavoro e non
  • studiare e formarsi
  • condividere – condividere le proprie idee con altre persone per potenziarle, sviluppare
  • migliorare l’attenzione all’ambiente inteso proprio come ambiente in cui viviamo
  • coltivare relazioni

queste sono solo idee, spunti di riflessione e non ho la presunzione di pensare che questo breve elenco sia esaustivo, certo è che qualcosa di diverso è e sarà da fare, tra cui, sicuramente diventare flessibili al cambiamento.

Ivan Foina – Ideatore e InnovartiereÒper Bollino Etico SocialeÒ      

  • – Sebastiano Zanolli – Giacomo Dall’Ava – Risultati solidi in una società liquida

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