E’ venuto il momento di tornare a pensare agli eventi, dopo tanto tempo in casa, con le attività sociali ridotte oggi si può pensare di parlare di eventi, ma se ne può parlare in un modo nuovo, più consapevole ed attento.
Di solito quando si pensa ad un evento la prima cosa che viene in mente è il divertimento!
Quando si riceve un invito ad un evento, sia aziendale che privato, si attivano diverse emozioni, positive se si pensa alla convivialità, all’emozione di incontrare vecchie o nuove conoscenze, a quello che si mangerà o se si ballerà.
Le emozioni però potranno anche essere meno positive se si pensa di relazionarsi con persone poco simpatiche, con il/la collega noioso/a, la zia pettegola, all’abito da indossare, ecc..
Quando, invece, si è dalla parte degli organizzatori dell’evento i pensieri hanno, comunque, la stessa origine ma da un punto di vista differente… ci si domanderà:
Verranno tutti gli ospiti? Si divertiranno? Piacerà il catering proposto? La musica? I gadget? Meglio indicare il dress code per far sentire tutti a proprio agio?
Possiamo dire che queste cha abbiamo appena elencato, da una parte e dall’altra, sono situazioni ed emozioni standard, ma la sensibilità, nell’ultimo periodo sta cambiando tendenza, si sta acquisendo maggior consapevolezza dell’impatto che un evento può avere sull’ambiente ed in generale sulla collettività.
Sempre di più il tema della sostenibilità e del benessere, dell’innovazione sociale tocca ambiti e argomenti diversi e sempre più ampi, dalla gestione aziendale, alla finanza, al cibo ed oggi anche gli eventi.
Cosa intendiamo?
Ci sono degli aspetti come quello della sostenibilità che spesso vengono tralasciati, dimenticati, non presi in considerazione, quando si ha voglia di festeggiare o di organizzare eventi;
i motivi possono essere tanti, cultura, opportunità, poca sensibilità, il non sapere cosa e come fare, in ogni caso è importante iniziare a pensare anche agli eventi come momenti di attenzione all’impatto, come occasione per generare impatto positivo e fare del bene ad ambiente e collettività.
Da dove partire? Come spesso succede si parte dalla consapevolezza
Facciamo qualche esempio:
a qualcuno è capitato di vedere sacchi di rifiuti prodotti a seguito degli eventi aziendali, con bustine di plastica dei vari gadget, bicchieri, piatti e pacchi, brochure non utilizzare e non più utilizzabili? Oppure cibo sprecato?
Credo che sia capitato un pò a tutti, sia come organizzatori che come partecipanti di vedere queste cose.
Oggi è tempo di parlare ma soprattutto di creare scenari differenti.
Partendo dall’ideazione, alla realizzazione, al coinvolgimento dei diversi fornitori, alla comunicazione, tutto ciò può produrre un impatto minore ed in ogni caso controllato e gestito.
Ad esempio la valutazione della location, dei mezzi di trasporto, della comunicazione, dell’utilizzo di materiali di riciclo ecc., sono alcuni dei fattori chiave che determinano la sostenibilità dell’evento stesso.
Anche il cibo può fare la sua parte, non è solo importante coinvolgere le aziende locali a km zero, ma razionalizzare la spesa in modo da non sprecare o valutare collaborazioni con associazioni che si fanno carico della distribuzione del cibo a chi non ne ha.
In questo modo tutto l’evento, ed il suo indotto, può essere strutturato in modo consapevole
La sostenibilità, come detto riguarda l’ambiente ma anche le persone, il benessere, le relazioni e può essere un’esperienza nuova nell’esperienza dell’evento.
Rendere partecipi anche gli ospiti, i partecipanti ed in generale la collettività, della motivazione della scelta sostenibile è altro elemento importante, per alimentare il percorso di cultura, condivisione e sensibilizzazione.
Se questo entrerà a far parte del modello e del modo di operare di chi organizza, di chi richiede o di chi partecipa ad un evento avremo un impatto positivoe l’evento sarà un momento di divertimento per i partecipanti ed anche per il mondo, la terra, il futuro.
Il futuro è il posto dove vivere il resto della nostra vita, prendiamocene cura *
Ivan Foina – Ideatore e InnovArtiere per Bollino Etico Sociale
Giorgia Angioni – Organizzatrice di eventi sostenibili
(*) citazione Roberto Paura –Italian Institute for the Future