Si parla tanto di sostenibilità e, molto spesso, la si rimanda a quella ambientale, cioè la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.

La sostenibilità in realtà è molto più ampia, abbraccia il tema economico, quello sociale e, secondo me, anche quello reputazionale, ovvero di immagine e reputazione. 

In linea generale il principio guida della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile, che riguarda, in maniera interconnessa, l’ambito ambientale, quello economico e quello sociale. Queste tre dimensioni della sostenibilità concorrono insieme alla definizione di benessere e progresso.

Con riferimento alla società, il termine di sostenibilità sociale indica un “equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie“.

Il concetto di sostenibilità economica riguarda l’analisi e lo studio dal punto di vista finanziario di un processo economico per comprendere se possa durare nel tempo. 

Un processo può definirsi economicamente sostenibile se riesce a utilizzare le risorse naturali a un ritmo tale che esse si possano rigenerate in maniera naturale.

Il concetto invece di sostenibilità reputazionale invece, secondo me, deriva dal fatto che vivendo nell’era delle informazioni le parole è necessario che siano supportate dalle azioni, dai gesti, nel rispetto e nell’osservanza del principio “dico quello che faccio e faccio quello che dico”.  

Fare azioni che siano in linea con le proprie parole permette di acquisire fiducia, credibilità e autorevolezza, a patto che, e lo stavo dando un pò per scontato, ma è meglio essere espliciti, le azioni che faccio siano ad impatto positivo e che producano benessere, positività, bene comune.

La reputazione è un dei nostri asset, sia come persone che come aziende, ed è importante ed anche utile che ci muoviamo per far si che sia positiva o quantomeno neutra.

Per questo dico, ormai da molto tempo, che sono i gesti e le azioni che rappresentano la sostenibilità, il benessere, l’ecologia, sono le azioni che mettiamo in campo che determinano e permettono oppure no di essere sostenibili.

Posso raccontare tante cose, posso anche usare le migliori parole che mi vengono ma saranno le azioni che farò che determineranno se le mie parole sono vere oppure se restano, appunto, solo parole.

Che si parli di sostenibilità ambientale, sociale, economica ed anche reputazionale la differenza e la sostenibilità reale stanno nei gesti.  

Ivan Foina – Ideatore e Innovartiere per Bollino Etico Sociale